La Panleucopenia felina (FLP) e' una malattia infettiva del gatto e dei felini selvatici altamente contagiosa, sostenuta dal parvovirus felino (FPV) che infetta le cellule in mitosi provocandone la citolisi (morte della cellula).
E' un'infezione tipica dei gatti giovani (3-5 anni) non vaccinati tra cui l'infezione puo' essere trasmessa sia per contatto diretto che in seguito a contaminazione ambientale del virus in quanto questo puo' rimanere infettante nell'ambiente addirittura per anni.
Tale malattia negli ultimi anni ha subito un arresto nella sua diffusione in seguito alle campagne di immunizzazione nei gatti.
Dopo essere entrato nell'organismo, il virus inizia a replicare a livello dei tessuti linfoidi associati all'orofaringe per poi distribuirsi soprattutto a livello di linfonodi, milza, timo, midollo osseo e cripte intestinali (tutti tessuti con cellule ad elevato indice mitotico).
Il periodo di incubazione e' di 4-10 giorni dopo di che iniziano a presentarsi i primi sintomi in gravita' variabile a seconda di: carenza di anticorpi materni, scarsa igiene e sovraffollamento, stress, altre patologie concomitanti e fattore piu' importante incapacita' di difesa del sistema immunitario che non produce una quantita' sufficiente di anticorpi in grado di neutralizzare il virus.
I segni clinici, come gia' accennato, sono molto variabili e possono dar vita a differenti forme
- forma iperacuta: con grave depressione del gatto, ipotermia (fino a 36 C) e morte entro 1-2 giorni
- forma acuta: avremo febbre elevata (fino a 41 C), anoressia, depressione e dolorabilita' addominale; dopo 24-72 ore si avra' anche vomito e diarrea imponente spesso emorragica con disidratazione progressiva dell'animale.
Puo' svilupparsi anche una coagulazione intravasale disseminata (DIC) con petecchie ed ecchimosi evidenti sulle mucose.
Le lesioni a carico della mucosa intestinale causano un eccessivo sviluppo della flora batterica normalmente presente con setticemia che porta a morte il gatto nel 90 % dei casi.
- forma subacuta: la febbre e' meno elevata, cosi' come l'assunzione di cibo; e' pero' presente depressione ed enterite (a volte imponente ed emorragica) ma che raramente porta a morte il gatto soprattutto se ben idratato.
- forma subclinica: e' tipica dei soggetti adulti che pero' non presentano alcun sintomo.
Nelle gatte gravide l'infezione puo' portare a morte e riassorbimento fetale (in caso di infezione nella prima fase della gravidanza) o alla nascita di soggetti con ipoplasia cerebellare (infezione nella fase terminale della gravidanza).
I gattini colpiti non mostrano alcun disturbo fino alle 2-3 settimane di eta' per poi sviluppare un'andatura plantigrada, tremori, incoordinazione motoria ed atassia.
La diagnosi si effettua sul riscontro dei segni clinici, sulla presenza di una grave leucopenia e sul fatto che il gatto non e' vaccinato.
Il trattamento per la Panleucopenia infettiva e' aspecifico; la mortalita' puo' essere ridotta grazie ad un'appropriata fluidoterapia reidratante endovena e all'utilizzo di farmaci contro il vomito e la diarrea e di gastroprotettori.
L'uso di antibiotici ad ampio spettro e' necessario per prevenire e/o ridurre le infezioni batteriche secondarie e nei gatti che sviluppano una grave anemia puo' essere di aiuto effettuare una trasfusione di sangue.
In ogni caso il consiglio e' quello di vaccinare il proprio animale contro tale malattia con i vaccini presenti in commercio in modo da evitare che si ammali visto la mancanza di una terapia specifica curativa per tale infezione.
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